Rune Guneriussen

Light go out

08 Ottobre - 12 Novembre 2021

Rune Guneriussen, Marco Rossi, Eugenia & Ezio Walter
Light go out - Inaugurazione

Rune Guneriussen
Light go out

Rune Guneriussen
Light go out

Rune Guneriussen
Light go out

Rune Guneriussen
Light go out

Rune Guneriussen
Light go out

Rune Guneriussen
Light go out

Rune Guneriussen
A yellow dwarfed cycle / 2010
Digital C-Print / alluminium / laminate
cm 127x90

Rune Guneriussen
When man leaves men behind / 2013
Digital C-Print / alluminium / laminate
cm 157x125

Rune Guneriussen
A siren continues resounding / 2021
Digital C-Print / alluminium / laminate
cm 90x121

Rune Guneriussen
Connections #3 / 2006
Digital C-Print / alluminium / laminate
cm 59x93

Rune Guneriussen
Isolated covert coactive growth / 2019
Digital C-Print / alluminium / laminate
cm 120x199

Rune Guneriussen
Uncontrolled vegetation / 2004
Digital C-Print / alluminium / laminate
cm 35x75

Rune Guneriussen
A salon branched in defiency / 2021
Digital C-Print / alluminium / laminate
cm 81x55

Rune Guneriussen
Sustained substance / 2014
Digital C-Print / alluminium / laminate

Rune Guneriussen
Gravitational force / 2011
Digital C-Print / alluminium / laminate
cm 81x59

Rune Guneriussen
Light go out

Light go out

Rune Guneriussen

Inaugurazione venerdì 8 ottobre dalle ore 18

Fino al 12 novembre 2021

Orario: ma-ve 9-12 / 14-18 - Sabato su appuntamento

 

Il tema della dodicesima Biennale dell’immagine di Chiasso è FAKE / visual, ed è incentrato sul delicato rapporto tra realtà e immagine, argomento ben noto al mondo dei media e a tutti coloro che creano o producono immagini. Gli strumenti di manipolazione visiva, infatti, hanno raggiunto un’efficacia tale da mettere in discussione il nostro rapporto con le immagini e con la realtà. Sempre più spesso ci si chiede: cosa è vero? E l’interessante domanda che propone la Biennale è proprio questo: qual è oggi la dimensione di verità di una fotografia? 

La mostra Light go out del fotografo norvegese, di fama internazionale, Rune Guneriussen, si inserisce perfettamente nel tema della rassegna, infatti, ad una prima impressione, le sue fotografie possono creare una sensazione di spiazzamento, il paesaggio nordico diventa irreale, e la luce diventa protagonista di un’immagine incantata, fiabesca, quasi magica. 

Rune Guneriussen crea affascinanti installazioni temporanee nella natura che diventano il soggetto delle sue eteree immagini fotografiche. Le opere vengono realizzate in situ, in totale solitudine e riflessione, nel quadro di paesaggi insoliti e selvaggi. Immersi nella natura incontaminata, lampade, libri, sedie e telefoni, e nell’ultimo suo ciclo di lavori, sculture luminose da lui create, perdono la loro connotazione di manufatto e si animano fino a confondersi con gli elementi immutabili del paesaggio. 

Il contesto naturale, svolge un ruolo duplice: si configura al tempo stesso come protagonista e cornice delle installazioni. Il processo artistico di Gueneriussen si conclude con lo scatto fotografico dell’installazione, che viene realizzato in analogico, senza ritocco digitale in fase di post produzione. L’effetto finale è un affascinante connubio tra natura e oggetti, che diventano immutabili come gli elementi della natura circostante. La fiaba è una realtà, una realtà effimera, che è stata creata per esser fotografata e che trasforma il paesaggio, ma nello stesso tempo lo rispetta.

Guneriussen, in questo modo, costringe a interrogarsi anzitutto sulla natura di ciò che si sta vedendo e, di conseguenza, sul linguaggio che la può descrivere

All’inaugurazione della mostra sarà richiesto di esibire il Certificato Covid e un documento d’identità. 

 

Biografia 

Rune Guneriussen è nato a Kongsberg in Norvegia nel  1977, ha studiato  in Inghilterra presso il Surrey Institute for Art and Design per tornare poi  a vivere e lavorare in Norvegia. Artista dal curriculum internazionale, negli ultimi due anni ha esposto numerose mostre personali in Germania al Museum die Westküste, di Föhr, in Italia nelle gallerie Marcorossi artecontemporanea di Milano e Verona, negli USA a  Miami, in Francia a Nantes e a Parigi,  e nei Paesi Bassi alla Rutger Brandt Gallery, di Amsterdam.