Raúl La Cava

Retratos

16 Ottobre - 17 Novembre 2017

Raúl La Cava
Retratos

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Retratos

Raúl La Cava
Retratos

Raúl La Cava
Retratos

Raúl La Cava
Retratos

Raúl La Cava
Raúl La Cava, Ezio e Eugenia Walter

Raúl La Cava
Raúl La Cava e Barbara Paltenghi Malacrida

Raúl La Cava
inaugurazione

Raúl La Cava
Retrato #06 - Serie Retratos
C-Print

Raúl La Cava
Retrato #13 - Serie Retratos
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Raúl La Cava
Retrato #29 - Serie Retratos
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Raúl La Cava
Retrato #09 - Serie Retratos
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Raúl La Cava
Retrato #18 - Serie Retratos
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Raúl La Cava
invito Retratos

 

Comunicato Stampa

Inaugurazione sabato 14 ottobre ore 18
Presentazione a cura di Barbara Paltenghi Malacrida
Sarà presente l’artista

Galleria Doppia V, Via Moncucco 3, 6900 Lugano
da martedì a venerdì, dalle 14 alle 17
o su appuntamento telefonando allo 41 (0) 91 966 08 94 info@galleriadoppiav.com
www.galleriadoppiav.com www.facebook.com/galleriadoppiav
I Retratos di Raúl La Cava (realizzati nel 2007) illustrano, in un'identica scenografia comune, la molteplicità sociale, culturale ed estetica di una celebre località turistica argentina: “La Rambla" di Mar del Plata. Il principio di casualità ne sancisce la dimensione originale: protagonisti e interpreti sono quei passanti che, accettando di posare per l'autore, diventano emblemi quotidiani di una classe media in transito.

Ritratti pieni, a figura intera, cromaticamente carichi di una luce che riflette abbronzature e corpi "attrezzati" per una giornata in spiaggia, in posa o naturalmente immortalati su un simbolico quadrato di tappeto rosso in una messa in scena tanto simbolica quanto precaria. Sembianze a cui è demandata la responsabilità dell'autorappresentazione che La Cava gli dedica: un unico scatto per trasformare la normalità in celebrità apparente. Concedersi all'obiettivo è parte di un processo creativo che connota la circostanza di una presenza in arbitrio creativo. La proposta di La Cava, unitamente alla straordinaria qualità tecnica che la accompagna, sottolina la profonda stratificazione popolare di un luogo simbolo dell'Argentina rivelando il paradigma di una nazione composta e composita, di un pluralismo che è anche e soprattutto traccia identitaria.

La mostra è corredata da un catalogo firmato e numerato dall’artista, con la riproduzione a colori di tutte le opere presenti.