François Burland (Losanna, 1958) è un artista di spicco della scena svizzera e internazionale legata all’Art Brut. Formatosi come autodidatta, elabora il proprio percorso artistico attraverso molteplici espressioni (disegno, incisione, pittura, assemblage) con un’attenzione particolare al recupero di materiali di scarto, che applica a tutti i suoi lavori. Il suo pensiero riflette fonti arcaiche e contemporanee, memorie storiche e antropologiche, tradizioni nomadi e tribali, mitologie moderne e mezzi di comunicazione di massa.
Per la sua prima mostra in Ticino, Burland presenta una straordinaria serie di opere su carta di riciclo nelle quali ripropone alcune figure iconiche della propaganda politica e della cultura “pop” e massmediatica accompagnandole da slogan nuovi e antitetici, atti a stravolgerne il messaggio originale con esiti di lucido sarcasmo. L’esposizione si completa con un nucleo di piccole pitture ispirate al segno e alla cultura Tuareg, a lui particolarmente familiare in oltre trent’anni di regolare frequentazione, e con un gruppo di “opere-giocattolo“ in cui razzi, bombardieri e navi da guerra traslano ironicamente il passaggio dall’ambito immaginario alla cronaca della nostra storia recente.
Burland parte dalle ideologie della propria infanzia per farne un nuovo strumento di contaminazione: i suoi slogan reinventano la comunicazione profanandone gli archetipi.
Benvenuti nel suo Atomik Magik Circus!
Barbara Paltenghi Malacrida